Il “Ponte”

Cari ami­ci si è appe­na spen­ta l’eco delle parole di Ren­zo Piano all’inaugurazione del ponte che rice­vo la tele­fona­ta di Gian a sol­lecitar­mi le parole per la nos­tra news letter.

Mi è parsa una bel­la coin­ci­den­za. Ascoltare un architetto/ingegnere par­lare di Amore rispet­to a un ponte che di per sé è una cosa inan­i­ma­ta mi è par­so di rac­cogliere un pun­to luce che Dio dis­sem­i­na qua e là nel­la vita degli uomini.

Le parole di Ren­zo Piano le ho trovate così stra­or­di­nar­i­a­mente vicine al mes­sag­gio di Gesù trasmes­so­ci da don Ga. Don Ga sog­na­va uomi­ni e donne architet­ti, ingeg­neri, operai, baristi, imp­ie­gati, arti­giani, com­mer­cianti, medici, tec­ni­ci, mec­ca­ni­ci, pro­fes­sori capaci di par­lare d’Amore col lavoro delle loro mani. Lavo­ra­va per quel­lo. Per­ché il Reg­no di Dio fos­se nel­la vita di ogni giorno.

Res­pi­ra amore” sem­bra essere una can­zone da dedi­care al ponte, la bal­la­ta degli uccel­li e dei pesci. Un ponte che res­pi­ra col ven­to e dal ven­to rac­coglie amore. Per­ché anz­i­tut­to è un ponte che unisce sim­bo­lo di unioni ben più pro­fonde, umane, cul­tur­ali, sociali; poi per­ché è frut­to del lavoro dell’uomo, quel lavoro “insieme” che è uno dei pun­ti forza del nos­tro sis­tema educa­ti­vo del­la nos­tra gior­na­ta educa­ti­va del Leco. For­mare per­sone che sap­pi­ano lavo­rare duro, insieme, con com­pe­ten­za, con amore. Anche le cose appar­ente­mente iner­ti han­no un? ani­ma e la mis­sione del cris­tiano, del cre­dente nel mon­do è dare un’anima a ciò che esiste. È il com­pi­to dell’uomo ver­so il cre­ato. L’uomo deve amare ogni cosa per­ché in ogni cosa ama Dio.

Pren­der­si cura, amare, cus­todire è il nos­tro com­pi­to oltreché quel­lo di costru­ire. Per dare un sen­so a una trage­dia che sen­so non ave­va occor­re­va qual­cosa di nuo­vo ed è sta­to fat­to. Ora toc­ca all’uomo cus­todire, amare, curare.

Gesù “cura­va” le per­sone. Anche noi dob­bi­amo pren­dere a cura, a cuore i ragazzi che pas­sano da noi. Ques­ta è la mis­sione. Se essi sentono un respiro di amore, che è lib­ertà, che è dono, che è sol­i­da­ri­età saran­no pon­ti per la vita pron­ti a unir­si ad altri. Cam­min­er­an­no in sicurez­za su questo ponte che è il Movi­men­to Ragazzi per avviar­si nelle strade del­la vita.

E se tut­ti i ragazzi
I ragazzi del mon­do Volessero una vol­ta
Diventare mari­nai
Allo­ra si farebbe un grande ponte
Con tante barche
Intorno al mare

Canzoni……….canzonette………. per alcu­ni stu­p­idag­gi­ni. Ed ecco la realtà invece pren­dere forma…..

Ma come non appli­care le parole di Piano al ponte San Gior­gio alla nos­tra Mon­t­ele­co. Mon­t­ele­co ha bisog­no di Amore. Ha bisog­no che ce ne pren­di­amo cura. Le cose mate­ri­ali per essere sim­bo­lo di quelle spir­i­tu­ali. Abban­do­nan­do quelle spir­i­tu­ali ci dimen­tichi­amo anche di quelle mate­ri­ali. Allenan­do­ci in quelle mate­ri­ali ci scal­diamo per quelle spirituali.

Da qui la set­ti­mana di lavoro che fare­mo in agos­to, pre­ce­du­ta da un mini-cam­po fat­to coi ragazzi del nos­tro cen­tro diurno, del cen­tro esti­vo, ragazzi già den­tro una “bol­la” di relazioni facili da con­trol­lare causa coro­na virus. Casa A ha bisog­no di cure, di essere amata.

Da qui un prog­et­to che sta pren­den­do for­ma per la pulizia del bosco e la sua usufrut­ta­bil­ità da parte dei ragazzi, affinché torni­no a gio­care sem­pre nel bosco. Ne par­lere­mo molto presto entro sei mesi.

Da qui il restau­ro del Cro­ci­fis­so, un po’ tra­bal­lante, “camo­la­to”, da rimet­tere a luci­do, da curare, da amare.

Da qui la riparazione del­la vas­ca di rac­col­ta del­la turbina per far­la fun­zionare sem­pre meglio.

Pren­der­ci cura di Mon­t­ele­co, amar­la per­ché sia un ponte dove pas­sano tut­ti, per­ché unis­ca i cuori dei ragazzi a Gesù, per­ché unis­ca gli uomi­ni e for­mi per­sone capaci di amare e essere pon­ti nel­la soci­età. C’è solo un modo per abil­itare ad amare: amare per pri­mi. Come Dio ha fat­to con ognuno di noi.

Affinché poi Mon­t­ele­co diven­ti per tan­ti un seg­no per pren­der­si cura del ter­ri­to­rio (povera val Lemme abban­do­na­ta….) e del­la ter­ra intera. La Lauda­to sii ci gui­da a cer­care nuovi stili di vita a cui educare.

L’Avventura dunque con­tin­ua, la Provvi­den­za ci sostiene. A set­tem­bre spe­ri­amo di pot­er dare la data per incon­trar­ci nuo­va­mente a Mon­t­ele­co e rac­con­ter­e­mo la Provvi­den­za dell’estate che già ha fat­to capoli­no abbon­dante a inizio estate. Ne vedremo e rac­con­ter­e­mo delle belle……

Don Ful­ly