Cari amici oramai sono divenuto un prete da convegni e vi scrivo queste due righe da Lucca dove il COP Centro orientamenti pastorali mi ha invitato a tenere un “FOCUS” sulla pastorale di montagna, ovvero su come tenere vive le piccole comunità siano esse di montagna, campagna, pianura o mare; e soprattutto, mi ero dimenticato la premessa fondamentale: come tenerle vive in assenza di un prete residente?
Non so perché mi hanno chiamato: avranno saputo che sono originario di Davagna, o cresciuto a San Desiderio, o che sono stato parroco di Premanico o forse che passo le mie estati a Molini di Fraconalto; più probabile per le mie 12 comunità di campo a Cuba. Fatto sta’ che con Don Calabrese, altro montelechino ho avuto l’opportunità di ascoltare anche tante belle esperienze specialmente in campo giovanile.
Un esperienza di Brescia dove dei giovani si stanno preparando a tenere l’oratorio aperto h24 nonostante che il parroco non sarà più residente lì.
Alcuni rapidi spunti:
- La Pastorale giovanile va avanti se si da fiducia ai giovani. Guarda , guarda la follia di Don Ga della libera repubblica di Monteleco!! Occorre in questo maturare una scelta coraggiosa che non sempre le chiese fanno. A questi ragazzi è stato affidato, con decreto della diocesi un intero oratorio e la canonica. Non è iniziativa isolata ma appoggiata dalla comunità, lungimirante!
- La regione Lombardia appoggia con un accordo le scelte degli oratori e due ragazzi sono praticamente a tempo pieno disponibili per la comunità dell’oratorio che può essere cosi sempre attiva. Si parla di pastorale ordinaria, rivolta a tutti non di comunità di accoglienza o per il disagio grave. Anche questa è una scelta lungimirante dell’istituzione pubblica che riconosce un valore sociale senza tanti se e ma ( e senza escludere altri) a chi si rivolge non solo a un gruppo ma all’intera società.
- L’oratorio sa bene che dopo le scuole superiori quei ragazzi andranno per il mondo. Perché oggi la realtà è questa; mondiale! E quindi tutti se ne vanno non stanno attaccati alla gonna dell’oratorio. Come i figli di Monteleco che vanno per il mondo a vivere i valori appresi, interiorizzati; sanno che là c’è una radice c’è un punto fermo. Che continua a formare e inviare. Eppure l’oratorio continua a formare non si ferma non si lamenta. Anche questo guarda lontano!!
Quando vedo queste esperienze non posso che ringraziare il Signore per tutto ciò che ha fatto nel Movimento Ragazzi. Da tanto tempo noi siamo incamminati su questa strada, occorre solo fare bene ciò che già stiamo facendo e condividerlo. Naturalmente con quella caratterizzazione che ci contraddistingue: scegliere i più deboli per stare con tutti, formare sempre nuovi educatori pronti a donare fiducia, speranza e amore.
E……ricordatevi cha è stata appena aperta la nuova CET a Oregina. Abbiamo 6 ragazzi affidati a noi in tutto e 9 ragazzi di giorno tutti i giorni……
C’e da pregare!!
Don Fully