COME TENERE VIVE LE PICCOLE COMUNITA

Cari ami­ci ora­mai sono divenu­to un prete da con­veg­ni e vi scri­vo queste due righe da Luc­ca dove il COP Cen­tro ori­en­ta­men­ti pas­torali mi ha invi­ta­to a tenere un “FOCUS” sul­la pas­torale di mon­tagna, ovvero su come tenere vive le pic­cole comu­nità siano esse di mon­tagna, cam­pagna, pia­nu­ra o mare; e soprat­tut­to, mi ero dimen­ti­ca­to la pre­mes­sa fon­da­men­tale: come ten­er­le vive in assen­za di un prete residente?

Non so per­ché mi han­no chiam­a­to: avran­no saputo che sono orig­i­nario di Davagna, o cresci­u­to a San Deside­rio, o che sono sta­to par­ro­co di Pre­man­i­co o forse che pas­so le mie esta­ti a Moli­ni di Fra­conal­to; più prob­a­bile per le mie 12 comu­nità di cam­po a Cuba. Fat­to sta’ che con Don Cal­abrese, altro mon­t­elechi­no ho avu­to l’opportunità di ascoltare anche tante belle espe­rien­ze spe­cial­mente in cam­po giovanile.

Un espe­rien­za di Bres­cia dove dei gio­vani si stan­no preparan­do a tenere l’oratorio aper­to h24 nonos­tante che il par­ro­co non sarà più res­i­dente lì.

Alcu­ni rapi­di spunti:

  1. La Pas­torale gio­vanile va avan­ti se si da fidu­cia ai gio­vani. Guar­da , guar­da la fol­lia di Don Ga del­la lib­era repub­bli­ca di Mon­t­ele­co!! Occorre in questo mat­u­rare una scelta cor­ag­giosa che non sem­pre le chiese fan­no. A questi ragazzi è sta­to affida­to, con decre­to del­la dio­ce­si un intero ora­to­rio e la canon­i­ca. Non è inizia­ti­va iso­la­ta ma appog­gia­ta dal­la comu­nità, lungimirante!
  2. La regione Lom­bar­dia appog­gia con un accor­do le scelte degli ora­tori e due ragazzi sono prati­ca­mente a tem­po pieno disponi­bili per la comu­nità dell’oratorio che può essere cosi sem­pre atti­va. Si par­la di pas­torale ordi­nar­ia, riv­ol­ta a tut­ti non di comu­nità di accoglien­za o per il dis­a­gio grave. Anche ques­ta è una scelta lungimi­rante dell’istituzione pub­bli­ca che riconosce un val­ore sociale sen­za tan­ti se e ma ( e sen­za esclud­ere altri) a chi si riv­olge non solo a un grup­po ma all’intera società.
  3. L’oratorio sa bene che dopo le scuole supe­ri­ori quei ragazzi andran­no per il mon­do. Per­ché oggi la realtà è ques­ta; mon­di­ale! E quin­di tut­ti se ne van­no non stan­no attac­cati alla gonna dell’oratorio. Come i figli di Mon­t­ele­co che van­no per il mon­do a vivere i val­ori appre­si, inte­ri­or­iz­za­ti; san­no che là c’è una radice c’è un pun­to fer­mo. Che con­tin­ua a for­mare e inviare. Eppure l’oratorio con­tin­ua a for­mare non si fer­ma non si lamen­ta. Anche questo guar­da lontano!!

Quan­do vedo queste espe­rien­ze non pos­so che ringraziare il Sig­nore per tut­to ciò che ha fat­to nel Movi­men­to Ragazzi. Da tan­to tem­po noi siamo incam­mi­nati su ques­ta stra­da, occorre solo fare bene ciò che già sti­amo facen­do e con­di­vider­lo. Nat­u­ral­mente con quel­la carat­ter­iz­zazione che ci con­trad­dis­tingue: scegliere i più deboli per stare con tut­ti, for­mare sem­pre nuovi edu­ca­tori pron­ti a donare fidu­cia, sper­an­za e amore.

E……ricordatevi cha è sta­ta appe­na aper­ta la nuo­va CET a Oregi­na. Abbi­amo 6 ragazzi affi­dati a noi in tut­to e 9 ragazzi di giorno tut­ti i giorni……

C’e da pregare!!

Don Ful­ly