Movimento Ragazzi e Sinodo (Gianfranco Pitto)

Fate bene tutte le cose buone che fate sapen­do che le cose che fate, le fate insieme ad una Chiesa in Cam­mi­no di cui siamo parte e non “rap­p­re­sen­tazione uni­ca sola e aut­en­ti­ca. Questo ci avreb­bero det­to don Ga e don I se avessero vis­su­to con noi il Sin­o­do oggi. Mon­t­ele­co e il Movi­men­to Ragazzi che abbi­amo vis­su­to e vivi­amo sono forse la raf­fig­u­razione plas­ti­ca di questo spir­i­to sin­odale. Mon­t­ele­co dove la diver­sità è una ric­chez­za e l’ap­parte­nen­za non è mai pos­ses­so di una ver­ità asso­lu­ta o delle cose che nel tem­po, ognuno “nel suo”, abiti­amo.
Noi “abbi­amo ” ma non posse­di­amo, siamo al tem­po stes­so tes­ti­moni e cus­to­di pro tem­pore.
Trac­ciamo un sen­tiero con i nos­tri pas­si insieme ad altri mille pas­si attra­ver­so cam­mi­ni diver­si. Siamo ” rega­lo” per­ché a nos­tra vol­ta anche a noi è sta­to regala­to…
Ques­ta è forse la nos­tra vera lib­ertà, la lib­ertà e la fede che don Ga e don I ci han­no rac­con­ta­to e fat­to vivere rega­lan­do­ci occhi nuovi in gra­do di pot­er vedere oltre e nonos­tante noi.