Abbiamo appena festeggiato la nostra festa. Quella convinzione che Dio ci guardi con amore e si prenda cura di noi personalmente, in una forma quantunque misteriosa, imprevedibile, ma anche uno stile di vita. Diventare noi stessi Angeli Custodi, prendersi cura, come diciamo nel nostro annuale progetto: prenderci cura e formare a prendersi cura.
In quest’ottica, per così dire spirituale, mi piace vedere la marea di persone che è scesa in piazza per dare solidarietà e accompagnamento alla flotta che portava aiuti umanitari alla popolazione di Gaza. Molte le critiche arrivate: siete politici, non pensate a Gaza ma a voi stessi, avete obiettivi differenti che non l’aiuto ai palestinesi, siete inutili, siete strumentalizzati dai terroristi, etc etc.
Io la vedo diversamente: io vedo che forse c’è un risveglio di coscienze di fronte alla guerra, a quella guerra, su cui le attuali dirigenze degli stati ci stanno indottrinando con i loro mass-media, con i loro slogan solo in apparenza contrari alla guerra, ma con le azioni esattamente in quella direzione. La gente scesa in strada non ha voluto girarsi dall’altra parte come il sacerdote, il levita, ma ha voluto ostinatamente dire “facciamo qualcosa”. Mi pare superfluo qui ricordare che nessuno ce l’ha con gli ebrei nè tantomeno col popolo israeliano, ma certamente i loro governanti, per usare un eufemismo, non sono lungimiranti e non ascoltano certo gli insegnamenti della Bibbia Primo testamento a cui fanno riferimento. Che Israele bloccasse gli aiuti umanitari era certo, non li fa passare da mesi, possiamo dire da decenni, visto che da decenni, non dà nemmeno l’acqua a quel popolo. Tuttavia, citando Mons. Grondona e Guccini, anche se poco o nulla arrivasse bisognava pur fare qualcosa, anche un gesto simbolico. E non si doveva lasciare sole quelle persone. Ben vengano dunque gli scioperi (dove chi sciopera non si allunga il weekend ma paga in prima persona rinunciando a una giornata di lavoro). Certo un po’ tardivi se si deve individuare una colpa. Ma qualcosa occorre fare per Gaza, per l’Ucraina, per il Congo, per il Sudan, per le decine di popoli in guerra con le armi che noi vendiamo loro. Con che diritto poi vorremmo tenerci fuori da un conflitto? Allora agiamo ma non basta uno sciopero, non basta un corteo, pur importanti, financo necessari. Occorre pensare e pensare, riflettere, costruire un altro mondo un’altra economia, altrimenti tutto questo è solo un ribollire di pancia, placato il quale, ritorniamo ai nostri sonni tranquilli. Quale mondo sogniamo? Quello dove (sigh!) il diritto internazionale conta fino a un certo punto? Lo dirò anche al vigile urbano che mi multerà per il posteggio “eh, lei non può multarmi, io ho diritto a parcheggiare dove voglio, il diritto municipale conta fino a un certo punto, fino al punto dove mi rompe le scatole”. Lo dirò anche alla guardia di finanza “eh, guardi, io non pago le tasse, lei vuole costruire ospedali ma io sto bene di salute e vado in clinica privata; quindi, il suo diritto statale di raccogliere le tasse vale fino a un certo punto…”
Noi liguri poi dobbiamo ben pensare a che cosa vogliamo fare: Genova capitale dell’idrogeno, dell’economia blu, della robotica, del turismo, o ….. capitale delle armi? Ehhhh, sospirano quelli del commerciale: …. la linea è sottile non si può distinguere!!! Barolo e Carcarone sono due bottiglie di rosso uguali ma si distinguono benissimo!
Qualcuno ha detto “si è risvegliata la generazione del G8”, speriamo! Speriamo che i ragazzi in piazza tanti anni fa, ora adulti quarantenni, prendano in mano la situazione e pensino a qualcosa di nuovo. Il cattolico antico, tradizionale e, dunque papalino, ha un suo credo: si chiama Laudato Sii. C’è scritto tutto! Di certo si dirà che i pacifisti sono ingenui, lo si è sempre detto, che godono dello stile di vita che il capitalismo gli offre (e questo è un po’ più soggettivo, non per tutti è così) che le guerre ci sono sempre state! Vero, ma forse noi credenti crediamo in un Dio che ha detto “Pace a voi”! Ma non puoi schierarti con le piazze che sono contro il governo, faresti politica! A parte che politica dobbiamo farla per vocazione cristiana, appunto prenderci cura del bene comune, ma, come dicevo, io credo che questo grido del popolo, e che di popolo si tratti bastava essere (io non c’ero ma vedevo le foto che mi mandavano) nei cortei con famiglie e carrozzine di bimbi piccoli, per dire basta a questo clima di guerra, a questo far finta di nulla finché non dovranno partire i nostri figli, perché prima o poi dovranno partire per i vari fronti e tanti già ci sono. E allora sì, questo grido va accolto, non va ignorato. Certo come diceva Radini-Tedeschi nell’800 non siamo amici di tutti gli scioperi, ma quando ci vuole ci vuole. Certo colpisce che si raggiungano certe cifre di partecipazione per qualcosa che col mondo dei contratti di lavoro in apparenza non c’entra. Ma c’entra eccome. La forbice tra ricchi e poveri si allarga e col panem (notate il boom di trasmissioni legate al cibo) et circenses (dal calcio malato alle mille stupidaggini che invadono web e televisioni) stanno riuscendo a fare stare tutti zitti. Forse è avvenuto un sussulto delle coscienze. Speriamo non finisca. Che non vuol dire speriamo che ci sia sciopero o che si occupino i binari (spero non debba prendere le distanze dai violenti che mi pare una cosa ovvia) ma che speriamo che questo grido possa essere ascoltato. Termino ripetendo questa bellissima frase che don Ga propinava (non so se sia sua…): Un gelato è buono, due gelati sono molto buoni, tre gelati… a qualcuno manca un gelato. Nessuno vuole la fame o vivere a pane e acqua ma, se esageriamo, poi la vita ci chiederà di conto… “Emmu sa detu” 80 anni fa…vorremmo continuare a vivere in Pace. Grazie. Cambiamo l’economia aiutiamo i paesi del Sud del mondo!
Insomma, cari amici, gli Angeli custodi ci chiedono di custodire la Pace, di custodire i Poveri (a proposito Papa Leone ha appena scritto la esortazione sui poveri che si chiama “Ti ho amato!”) di custodire i nostri ragazzi e bimbi. Se non diventeremo Angeli Custodi anche noi, temo che loro, quelli veri, facciano davvero sciopero …… No! Tranquilli, Dio lavora anche quando sciopera, mai ci abbandonerà. I suoi Angeli rinunceranno allo stipendio ma ci proteggeranno sempre … se ci lasceremo proteggere.
Don Fully