La preghiera, il Vangelo, non è solo roba da preti

Cari ami­ci di Mon­t­ele­co, Ragazzi di Don Ga, Edu­ca­tori e famiglie tutte che segui­te con tan­to affet­to il nos­tro mon­do, vole­vo con­di­videre con voi all’inizio di questo nuo­vo anno un esper­i­men­to, un prog­et­to, un ten­ta­ti­vo che sti­amo cer­can­do di vivere nel vic­ari­a­to dove sono Vic­ario: Oregina

Nel 2021 pieno di nuovi proposi­ti, con la sper­an­za nel vac­ci­no e con la voglia di provare a sognare un mon­do meno mala­to il vostro assis­tente sta cer­can­do di fare un per­cor­so con le 4 par­roc­chie del Vic­ari­a­to di Oregi­na dove , causa lo sposta­men­to di un par­ro­co siamo rimasti 3 preti per quat­tro par­roc­chie. Non ceden­do alla log­i­ca del tap­pare i buchi abbi­amo chiesto alla dio­ce­si tem­po per fare un prog­et­to che ascoltasse il popo­lo di Dio e che provasse e pen­sare una chiesa rin­no­va­ta, “con­ver­ti­ta” alla mis­sione come ci chiede il Papa Francesco.

Il ruo­lo dei laici, l’organizzazione delle strut­ture, degli orari, del lin­guag­gio, il ripen­sare cosa è una par­roc­chia, come può essere “casa far le case” tutte domande che ci por­re­mo insieme alle 4 comunità

Il Movi­men­to Ragazzi ha da tem­po affronta­to ques­ta prob­lem­at­i­ca. Basti pen­sare al fat­to che fino al 1990 due preti a tem­po pieno si ded­i­ca­vano a Mon­t­ele­co e al Movi­men­to fat­ta sal­va la scuo­la in peri­o­do sco­las­ti­co, e ora ce ne è uno solo con una par­roc­chiona enorme, anzi ora prati­ca­mente due.

Occorre dunque riflet­tere e sen­tire che l’appartenenza eccle­siale, la preghiera, il Van­ge­lo, non è roba da preti ma di tut­ta quan­ta la comu­nità, par­roc­chia, grup­po, movi­men­to, asso­ci­azione che sia.

Cer­ta­mente la For­mazione dei laici era ed è il motore di Mon­t­ele­co e del Movi­men­to che ha saputo pre­cedere la mis­sion­a­r­i­età e l’apertura che oggi la Chiesa chiede a tutti.

Vi chiedo di accom­pa­g­n­ar­mi in ques­ta avven­tu­ra nuo­va che il Vesco­vo ha benedet­to dicen­do che toc­cherà a tut­ti i vic­ariati fare questo per­cor­so, un cam­mi­no che fac­cia emerg­ere l’essenziale in una comu­nità cristiana.

Il Movi­men­to ha molto da dare in questo. Da sem­pre le par­roc­chie e il ter­ri­to­rio sono state il suo cam­po di mis­sione. Ma spes­so le par­roc­chie non capis­cono cosa può dare il Movi­men­to Ragazzi per­ché cre­dono che il Movi­men­to sia come tante altre realtà: una strut­tura eccle­siale che assorbe le forze le toglie dal­la par­roc­chia. Ora il Papa ci dice che la par­roc­chia deve essere al servizio del­la evan­ge­liz­zazione non il con­trario. Che la par­roc­chia è un motore per lan­cia­re non per accen­trare. Il Movi­men­to è nato per aiutare le par­roc­chie ad andare a chi non rius­ci­vano più a par­lare, per tes­ti­mo­ni­are col servizio educa­ti­vo un amore che ave­va­mo scop­er­to tra gli ippocas­tani di Mon­t­ele­co, un abbrac­cio che vor­rem­mo esten­dere alla dio­ce­si alla cit­ta al mon­do intero.

Papa Francesco ci ha chiesto in questo 2021 nel­la gior­na­ta del­la Pace di edu­care alla cul­tura del “pren­der­si cura”. Cura del cre­ato, cura del bene comune, cura delle relazioni, cura dell’uomo.

La nos­tra casa è la dio­ce­si pren­der­si cura di lei, met­ter­si a dis­po­sizione di idee nuove , di strut­ture nuove è il nos­tro modo di met­ter­ci a servizio.

Del resto tan­to lo fac­ciamo già

Pren­den­dosi cura dei ragazzi che ci ven­gono affi­dati (i 10 di casa D ma i 60 gior­nalieri in Oregi­na, a Pont­edec­i­mo, nel Cen­tro stori­co, gli appe­na nati di Oasis); pren­den­dosi cura di Mon­t­ele­co; pren­den­dosi cura di chi tra noi è più frag­ile o vive momen­ti di fragilità col “diamo­ci una mano”; pren­den­dosi cura del cre­ato con la turbina, con il prog­et­to bosco. Non rima­ni­amo ai mar­gi­ni dei nuovi prog­et­ti che cer­ta­mente ver­ran­no fuori in questo tem­po e che guar­da caso vedono coin­volto il vic­ari­a­to del Movi­men­to Ragazzi (siamo nel­la tradizione anche Sali­ta Li Gob­bi appartene­va a questo vicariato…)

Abbi­amo idee da pro­porre al Vic­ari­a­to? Cosa è una par­roc­chia? E un vic­ari­a­to? Come ci inse­ri­amo nel­la pas­torale del ter­ri­to­rio? Cosa può dare il Movi­men­to a liv­el­lo Dioce­sano? Come parte­cip­i­amo alla vita dioce­sana e vic­ar­i­ale? E’ l’ora di portare a com­pi­men­to gli inseg­na­men­ti di don Ga. Il Movi­men­to non è don Ga, né don I, né don Ful­ly; non è più il tem­po di del­e­gare a loro in quan­to preti, in quan­to oper­a­tori eccle­siali pro­fes­sion­isti la parte­ci­pazione, le idee, le pro­poste. Dob­bi­amo com­pren­dere che il Movi­men­to Ragazzi non è questo o quel­lo, ma chi il Movi­men­to Ragazzi fa, lad­dove si tro­va. Se Cristo ci ha mosso il cuore, se siamo bat­tez­za­ti il movi­men­to è uno stile, un modo di fare, una pro­pos­ta educa­ti­va che sa con­frontar­si, dialog­a­re, seguire la sto­ria nei suoi muta­men­ti e si get­ta nell’avventura di questo post-pan­demia o co-pan­demia; nell’avventura di ques­ta con­ver­sione pas­torale che La Chiesa Uni­ver­sale ci chiede di compiere.

Fate pio­vere idee e commenti!!!

Buon anno nuo­vo, nuo­vis­si­mo speriamo!!

Don Ful­ly